Conigli
Chi sono?
I conigli sono animali socievoli... e sociali, infatti in natura vivono in colonie numerose. Sono abilissimi scavatori, e si costruiscono sottoterra delle tane formate da varie "stanze" con gallerie che le uniscono.
Dalle tane escono all'alba e al tramonto per trovare da mangiare e per "fare toeletta", pulendosi la morbidissima pelliccia dalle orecchie ai piedi; e nelle notti di luna piena amano giocare sui prati rincorrendosi a vicenda, ma stando sempre all'erta: appena qualcuno sente un rumore, dà l'allarme agli altri battendo le zampe sul terreno, e tutti scappano nelle tane.
Quando è ora di partorire la femmina si fa una tana lontano dalla colonia, la imbottisce con foglie e paglia, e col suo stesso pelo, che si strappa appositamente dal ventre. Quando i coniglietti sono svezzati (dopo circa un mese), li riporta nella colonia, e il papà, molto tenero e affettuoso coi cuccioli, aiuta ad accudire la prole.
Storie e aneddoti
Il coniglio è, assieme al cavallo, l'unico animale che, in Italia è sia "da ammazzare" che "da amare", perché viene allevato e venduto in macelleria, ma è anche diventato animale d'affezione (in altri paesi è solo animale d'affezione).
Così, ci sono storie come questa, che ci racconta Paola, della provincia di Torino:
« Galak, la mia coniglia gigante di 4,5 kg è arrivata da noi pochi mesi fa, proveniente da un laboratorio di vivisezione che, terminato il ciclo di studio, intendeva... "eliminarla".
E' una neozelandese bianca e la sua carne è considerata ottima in cucina... è quindi a tutti gli effetti un "coniglio da pentola". E' arrivata in punta di zampe, senza far rumore, un po' spaventata ma decisa sin dal primo momento a farci ben capire chi era il padrone di casa.
Noi poveri umani abbiamo impiegato un po' di tempo a capire dove doveva stare il WC di Galak, quale cuscino era più consono per le grattatine alla schiena, quale letto il più adatto per la nanna... ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Volevamo creare dei limiti del tipo... nel letto no, nella cesta del gatto no, in cucina no... ma alla fine abbiamo raggiunto un compromesso con Galak... E' tutto sì, alla faccia di chi dice che i conigli sono esserini docili, timidi e paurosi.
Ed ora che di giorno corre in cortile, scavando dei tunnel antiatomici di dimensioni spaventose, gioca con i gatti, ti salta in braccio non appena ti siedi, conosce il suo nome e ti segue in casa come un cagnolino, il mio pensiero va a tutti gli altri esserini meno fortunati di lei e mi si stringe il cuore in un sentimento di eterna tristezza.
Dopo un mese, grazie a Galak sono diventata vegetariana... tutto merito della sua dolcezza, che mi ha fatto capire che non esistono animali "da mangiare" e animali "da amare", ma che gli animali sono tutti uguali, tutti degni di rispetto. »
Un'altra testimonianza è quella di Laura, che racconta:
« Ho vissuto per anni con una coppia di conigli, non i grossi conigli neozelandesi, ma due piccoli conigli abbandonati, fratello e sorella. Erano tenerissimi tra loro, e amavano stare distesi l'uno accanto all'altra e leccarsi le orecchie vicendevolmente. D'inverno stavano in casa, d'estate in un recinto in giardino, dove si divertivano un mondo a scavare tane e gallerie.
Non erano molto socievoli con gli umani, ma quando decidevano loro, anziché scappare, stavano lì, si lasciavano avvicinare e si facevano accarezzare le orecchie, la testa, la schiena (MAI la pancia). Il maschio adorava farsi prendere in braccio e stare a pancia in su a farsi cullare (ovviamente solo quando lo decideva lui...). Dormivano sotto il divano (il cui fondo era protetto da una rete metallica, dopo la volta che avevano rosicchiato tutte le cinghie da sotto...), amavano l'insalata, poco le carote, molto la banana... e amavano molto correre e saltare, anche se poi, da vecchietti, camminavano solo e in giardino scavavano molto meno :-) »
Filmati
Coniglio e cane si dividono uno spuntino
Vuoi salvarli?
Chi non si intenerisce di fronte all'immagine di un coniglietto? Questi animali sono infatti diventati di recente anche "animali d'affezione", come i cani e i gatti. Eppure, continuano anche a essere allevati in condizioni penose, ammazzati crudelmente, e venduti in macelleria. Nei prossimi paragrafi spiegheremo come vivono e come muoiono queste creature. Ma ricorda che...
La differenza sei TU!
Se vuoi salvare questi animali il modo migliore è... smettere di mangiarli!
E' facile, ecco come fare: Salva questi animali!
Come vivono nella realtà...
La realtà, per i conigli, non è quella di Galak (post-laboratorio, ovviamente...) ma è quella di allevamenti in piccole gabbie, e di macelli industriali o casalinghi, in entrambi i casi orrendi.
I conigli vengono allevati in piccole gabbie di rete metallica. In ogni gabbia vi sono più animali, in numero variabile a seconda delle richieste del mercato, ma comunque sempre troppi, tanto che sono solitamente impossibilitati a muoversi, anche di poco. Non hanno la possibilità di nascondersi in tane, e quindi per loro la vita è uno stress continuo.
Affinché possano sopravvivere allo stress senza morire prima del tempo, vengono loro somministrate varia sostanze chimiche, come antibiotici, anabolizzanti e stimolanti. Gli stimolanti sono necessari perché in questa situazione i conigli possono diventare apatici, e quindi non mangiare nemmeno più, e questo sarebbe ovviamente un danno per l'allevatore, quindi vengono usate sostanze per stimolare l'appetito.
I conigli sono animali di poco valore economico, come i polli, quindi non si presta più di tanta attenzione alle condizioni in cui vengono tenuti: si fa quel tanto che basta perché non ne muoiano troppi, ma anche se ne muore qualcuno, non è poi un gran danno...
... e come muoiono nella realtà
Negli allevamenti familiari non è obbligatorio lo stordimento prima della macellazione, quindi gli animali possono essere ammazzati un po' come si vuole. Nei macelli industriali, invece, in teoria è obbligatorio lo stordimento con corrente elettrica o gas, ma i controlli sono molto rari, per cui nella pratica questo passaggio può essere saltato, e si ricorre alla più veloce e meno costosa "botta in testa".
Non che lo stordimento preventivo faccia la differenza: anche se lo stordimento è presente, si tratta comunque di una morte orribile, in un luogo lurido e puzzolente di sangue, in cui gli animali vedono e annusano la morte dei loro compagni che li hanno preceduti.
Guarda come sono costretti a vivere e morire
Galleria fotografica di macelli
Salvali...
Dipende solo da te.